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2020

Il progetto per il nuovo Polo Museale Antonio Gramsci si pone come obbiettivo primario la valorizzazione di uno dei luoghi più emblematici della vicenda umana del politico e pensatore sardo, probabilmente l’unico posto che Gramsci abbia mai considerato “casa”. Per il raggiungimento di questo obbiettivo è stata predisposta una strategia duplice che da un lato tenta di ricreare un senso del luogo che sia testimonianza di per sé della vita di Gramsci (la casa), dall’altro di garantire degli spazi adatti alla documentazione ed alla comunicazione-celebrazione della complessità e dell’ importanza della sua esistenza e del suo pensiero. Questa strategia agisce sia a livello generale nella totalità del polo museale che al livello della sola casa. A livello generale infatti si è scelto di affiancare all’edificio storico un monolite di trachite rossa, roccia tipica della zona, che dichiara immediatamente la propria valenza di luogo pubblico e rappresentativo e l’ importanza del polo museale nelle dinamiche culturali del paese, donando al sito di progetto una forte riconoscibilità e trasformandolo in uno dei landmark della città. A livello della casa museo invece si è deciso di mantenere nelle sale più iconicamente riconoscibili grazie agli arredi d’epoca ed alle caratteristiche costruttive, ossia la cucina e la camera da letto, un allestimento mirato a riportare il visitatore nel periodo della giovinezza del piccolo Gramsci mentre le altre sale saranno utilizzate come sale per l’esposizione permanente, ovviamente con il dovuto rispetto per il manufatto d’epoca che si configura esso stesso
come un monumento documento.

Tipo 

Concorso di progettazione in due gradi

Programma

Polo museale

Sito  

Ghilarza

Superficie 

574 m2

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